Il presidente americano Joe Biden potrebbe usare la minaccia del nucleare per fermare l’offensiva in Ucraina di Putin.
In campagna elettorale, Joe Biden aveva assicurato che non avrebbe fatto uso del nucleare. Non avrebbe usato nemmeno la minaccia del nucleare, se non provocato precedentemente dal leader di un altro Paese. Ebbene, Biden ha ritrattato. Sembra che, stando al Wall Street Journal, Washington aprirebbe all’idea di affermare il diritto del “first nuclear strike”, ovvero la minaccia di usare il nucleare per primi, qualora accadesse qualcosa di non preventivato o non fossero rispettati alcuni patti.
Dopo la pressione degli alleati Nato, volendo mantenere il suo ruolo di estremo rilievo all’interno dell’Alleanza, Joe Biden ha dunque deciso di ritrattare quanto detto precedentemente in campagna elettorale. Con estrema cautela, Biden ha dichiarato che le armi nucleari potrebbero essere usate in “circostanze estreme”. Ma di quali circostanze parliamo? Nel dettaglio, l’uso di armi convenzionali, chimiche, biologiche nonché di attacchi cibernetici.
Lo stato della guerra in Ucraina
La decisione di Biden arriva nel momento in cui il leader Usa sta tentando di mantenere compatto l’Occidente nei confronti di Vladimir Putin. L’Europa è attualmente preoccupata delle prossime mosse di Mosca, considerando che la guerra non sta andando benissimo. Le perdite russe sono tante. Putin non è avanzato molto. Tanti problemi, per il leader del Cremlino. Si spera solo che il leader del Cremlino non arrivi ad usare armi proibite da convenzioni internazionali.
Ma Biden userà davvero il nucleare? O ci arriverà prima Putin? Chiaramente, tutti si augurano che la guerra termini presto e che non ci sia bisogno di ricorrere a tali armi di distruzione di massa. Eppure, non è una possibilità così lontana: la guerra si sta allungando e Putin, che sperava di invadere e conquistare l’Ucraina in poco tempo, potrebbe ricorrere alla terribile arma del nucleare.